Villa in Vendita a Bogogno

Ogni casa racconta una storia ma la casa che stiamo per descrivere, le cui primissime notizie risalgono al 1514, quando il palazzo venne citato come "domus in località Castello", è un vero e proprio scrigno di storie.
Storie che non hanno bisogno di tante parole per essere vissute, perché trasmesse dall'essenza stessa della casa, ristrutturata con sensibilità e intelligenza dai suoi ultimi proprietari che, grazie a un lavoro di studio e ricerca, hanno dato nuova vita all'edificio pur conservandone il fascino antico.
Ancor prima di entrare percepiamo l'imponenza di una dimora prestigiosa che contrasta con la sensazione di intimità che ci avvolge una volta varcata la soglia. L'ingresso, raccolto ma luminosissimo, ci accoglie con il calore tipico delle case di campagna descritte nei romanzi di Goethe, con in più la sorpresa di intravedere dalla porta finestra direttamente opposta all'ingresso, lo splendido giardino e il magnifico panorama in un gioco di rimandi tra la luce e i colori dell'esterno e le decorazioni e la luminosità dell'interno. Un felice orientamento dell'edificio, funzionale al soleggiamento, rende possibile questa coreografia di luci e colori che conferisce agli ambienti calore ed energia.
Queste suggestioni ci accompagnano attraverso le stanze del piano terra, dove troviamo: un salotto, uno studio, una suggestiva sala da pranzo decorata alle pareti con un elegante trompe l' oeil e una magnifica cucina dove gli arredi moderni e funzionali si integrano perfettamente al grandioso camino originale e al forno per il pane che riporta l'incisione delle iniziali di uno dei suoi antichi proprietari, Cristoforo Bono.
Attraverso un androne con volta a crociera saliamo le scale di pietra fino al primo piano dove le quattro camere da letto e la stanza della musica continuano a regalarci il suggestivo contrasto tra prestigio e intimità che ci accompagna in tutta la casa. I bagni, come quello al primo piano, uniscono una accurata scelta di materiali a una funzionalità tutta contemporanea.
Ma la casa non ha ancora finito di sorprenderci: continuando ad avventurarci su per le scale giungiamo in una soffitta unica nel suo genere per volumi e altezze, con le possenti travi nodose a vista e un raro pavimento originale in cotto perfettamente conservato.
Non poteva mancare la grande cantina, rimasta immutata nei secoli, con le sue volte in mattone che la rendono l'ambiente ideale per la conservazione dei vini più pregiati.
L'edificio sovrasta un incantevole giardino, impreziosito dall'ottocentesco padiglione neoclassico, composto da terrazzamenti digradanti e caratterizzato dall'originale impianto di giardino all'italiana, immancabile nelle tenute signorili sette-ottocentesche. Nella seconda terrazza è incastonata l'elegante piscina che nelle forme ricorda un antico ninfeo.
Il nostro racconto termina qua ma la domus di Bogogno ha ancora tanto da raccontare a chi vorrà avere il privilegio e la sensibilità di far parte della sua storia..